Perché parli una lingua straniera come un robot? Ti manca questo "condimento segreto"!

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Perché parli una lingua straniera come un robot? Ti manca questo "condimento segreto"!

Non ti è mai capitato di sentirti confuso riguardo a questo: hai memorizzato migliaia di parole, hai studiato a fondo libri di grammatica spessi, ma non appena apri bocca per comunicare con uno straniero, ti blocchi all'istante?

O hai un vuoto mentale, o le parole che dici sono secche e monotone, come se stessi recitando una lezione. Appena l'altra persona parla velocemente, non riesci a seguirla, e perdi un sacco di tempo senza riuscire a formulare una risposta completa. Quella sensazione è come quella di un robot programmato, rigida e imbarazzante.

Dov'è il problema, allora?

Oggi voglio condividerti un segreto: ciò che ti manca non sono più parole o strutture grammaticali più complesse, ma un condimento segreto capace di far "vivere" la lingua.

Immaginare l'apprendimento di una lingua straniera come imparare a cucinare

Proviamo a immaginare l'apprendimento di una lingua straniera come imparare a cucinare un piatto.

I libri di testo e le app per il vocabolario ti hanno fornito gli ingredienti (il lessico) più freschi e le ricette (la grammatica) più precise. Hai seguito scrupolosamente i passaggi, un grammo di sale, un cucchiaio d'olio, senza sbagliare di un millimetro. In teoria, questo piatto dovrebbe essere perfetto.

Ma perché ciò che prepari tu sembra sempre mancare di un po' di "anima"? Mentre i piatti casalinghi cucinati con maestria da uno chef del ristorante o da tua madre hanno sempre quel "profumo di casa" e lasciano un sapore che resta impresso?

Perché hanno imparato il segreto che non è scritto nelle ricette: i condimenti.

Quel poco di cipollina, zenzero e aglio apparentemente casuali, un tocco di salsa di soia per esaltare il sapore, un filo d'olio di sesamo prima di servire... questi sono i "condimenti". Nella lingua, questo tipo di condimenti sono quelle esclamazioni, intercalari e "parole riempitive" (Filler Words) che un tempo i nostri insegnanti ci criticavano, ritenendole "non formali".

In spagnolo, vengono chiamate muletillas. Non sono errori grammaticali, ma la chiave per rendere una conversazione ricca di umanità e fluida in modo naturale.

Quali sono i poteri magici di questo "condimento"?

1. Ti permette di guadagnare prezioso tempo per pensare

Quando si chatta con un madrelingua, il nostro cervello ha bisogno di tempo per elaborare le informazioni e organizzare la lingua. In quel momento, una semplice parola riempitiva, come un po' di vino da cucina che lo chef aggiunge mentre salta il cibo nel wok, non solo aggiunge aroma al piatto, ma ti fa anche guadagnare pochi decimi di secondo preziosi per preparare il passo successivo.

Anziché rimanere in silenzio imbarazzante, è meglio dire naturalmente un "Ehm..." o un "Allora...", per far sì che la conversazione continui con un ritmo più naturale.

2. Ti fa sembrare più un "locale"

Nessuno parla come se stesse scrivendo una tesi. Le conversazioni naturali sono piene di pause, ripetizioni ed esclamazioni improvvisate. Queste parole riempitive sono la "cipollina, zenzero e aglio" della lingua, e aggiungono sapore e ritmo alla tua espressione.

Quando inizi a usarle, scoprirai con sorpresa che non sembrerai più una fredda macchina linguistica, ma piuttosto una persona locale viva e con sentimenti.

3. Rende la conversazione veramente "viva"

Spesso, ci concentriamo troppo su "come dovrei rispondere", e dimentichiamo che la "comunicazione" in sé è bidirezionale.

Parole come "Davvero?", "Capisco", "Sai?", sono come le nostre comuni espressioni italiane "Mmh-mmh", "Giusto-giusto", "E poi?", e inviano un segnale all'altra persona: "Ti sto ascoltando, sono molto interessato, per favore continua!" Questo trasforma la conversazione dalla tua "esibizione solista" in una vera interazione a due vie.


10 "condimenti" spagnoli super pratici

Sei pronto a condire un po' il tuo spagnolo? Prova queste muletillas super autentiche.

Quando hai bisogno di "guadagnare" un po' di tempo...

  1. Emmm…

    • Questo è più un suono, equivalente all'italiano "Ehm..." o all'inglese "Um...". Usalo quando hai bisogno di pensare a cosa dire dopo.
    • “¿Quieres ir al cine?” “Emmm… déjame ver mi agenda.” (“Vuoi andare al cinema?” “Ehm... fammi vedere la mia agenda.”)
  2. Bueno…

    • Significa "bene", ma come parola riempitiva è più simile all'italiano "Beh..." o all'inglese "Well...". Può essere usato per iniziare una frase, esprimere esitazione o darsi un po' di spazio per pensare.
    • “¿Te gustó la película?” “Bueeeeno… no mucho.” (“Ti è piaciuto il film?” “Beh... non molto.”)
  3. Pues…

    • Come Bueno, è anche questa una parola riempitiva versatile, che significa "allora..." o "beh...". La sentirai in qualsiasi conversazione.
    • “¿Has hecho la tarea?” “Pues… no.” (“Hai fatto i compiti?” “Beh... no.”)
  4. A ver…

    • Letteralmente significa "vediamo...", e il suo uso è identico a quello italiano. Usalo quando hai bisogno di pensare o fare una scelta.
    • “¿Qué quieres comer?” “A ver… quizás una pizza.” (“Cosa vuoi mangiare?” “Vediamo... forse una pizza.”)

Quando hai bisogno di spiegare o aggiungere...

  1. Es que…

    • Equivale a "il fatto è che..." o "il problema è che...". È la migliore apertura quando hai bisogno di spiegare una ragione o fornire una motivazione.
    • “¿Por qué no viniste a la fiesta?” “Es que tenía que trabajar.” (“Perché non sei venuto alla festa?” “Il fatto è che dovevo lavorare.”)
  2. O sea…

    • Usato per chiarire o spiegare ulteriormente ciò che hai appena detto, equivalente a "cioè..." o "voglio dire...".
    • “Llego en cinco minutos, o sea, estaré un poco tarde.” (“Arrivo tra cinque minuti, cioè, farò un po' tardi.”)
  3. Digo…

    • Hai detto la cosa sbagliata? Non temere! Usa digo per correggerti, significa "voglio dire...". È una salvezza per i principianti.
    • “La cita es el martes… digo, el miércoles.” (“L'appuntamento è martedì... voglio dire, mercoledì.”)

Quando hai bisogno di interagire o confermare...

  1. ¿Sabes?

    • Messo alla fine della frase, significa "Sai?", usato per chiedere l'assenso dell'altra persona o assicurarsi che stia ascoltando.
    • “El nuevo restaurante es increíble, ¿sabes? (“Il nuovo ristorante è incredibile, sai?”)
  2. Claro

    • Significa "certo" o "ovviamente", usato per esprimere forte approvazione, dicendo all'altra persona "Sono completamente d'accordo con te."
    • “¿Crees que es una buena idea?” “¡Claro! (“Credi che sia una buona idea?” “Certo!”)
  3. Vale

    • Particolarmente comune in Spagna, equivale a "ok", "va bene", usato per indicare che hai capito o che sei d'accordo.